
Ha fatto molto rumore la notizia secondo la quale saremmo ad un passo da una sorta di vaccino contro i tumori, al punto che da qui a dichiarare la fine di una delle malattie più temibili dell’umanità sembrerebbe esserci una distanza brevissima, come brevissimamente è arrivata la frenata degli scienziati di tutto il mondo al grido… Calma, c’è tanta carne al fuoco ma ci vuol tempo per gridare alla vittoria! Quanto mai interessante appare dunque il commento fatto dal Professor Veronesi, massima autorità italiana in fatto di cancro, a seguito di un’intervista che lo stesso ha rilasciato ai media dove, nella stessa il luminare non si è limitato a parlare soltanto dell’ inedita cura, ma anche dei campi di applicazione e del ruolo della chemioterapia nei prossimi anni.Nell’intervista, che puoi trovare interamente qui(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); il professor Veronesi, in maniera meno netta rispetto a quanto fatto dagli altri scienziati di tutto il mondo, più che ad una frenata ha operato ad un rallentamento degli entusiasmi che giustamente anima non solo chi di cancro si occupa a fini di studio ma anche, se non sopratutto, in chi a causa del cancro rischia di morire. Infatti, il medico italiano, riferendosi allo studio tedesco pubblicato sulla rivista scientifica Nature ammette che il lavoro degli scienziati, prossimi a realizzare su larga scala un vaccino antitumori, è serio, perché basato su riscontri scientifici certi e di quasi sicura realizzazione. Tale convinzione deriva dal fatto che, secondo Veronesi, l’osservazione della risposta immunitaria del nostro organismo di fronte ai tumori è sempre stata attenzionata dalla scienza, solo che da poco tempo si riesce a capire quali sono davvero nella pratica i meccanismi che si attivano o che non si attivano rispetto ad un attacco da parte del tumore
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