Nel mese di luglio il Parlamento italiano ha definito reato il cosiddetto revenge porn . La storia che arriva da Brescia, però, sembra andare contro la decisione dello Stato italiano. Una donna, secondo quanto ricostruito dalla stampa locale, è stata licenziata dallo studio in cui lavorava proprio per colpa della diffusione di alcune sue foto e video intimi che hanno fatto il giro della città.
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