Sinergia e diagnosi precoce gli ingredienti per il miglior trattamento degli emangiomi infantili





Collaborazione, diagnosi precoce e nuove terapie farmacologiche: questi gli ingredienti proposti dalla SISAV (Società Italiana per lo Studio delle Anomalie Vascolari) e dalla SIDerP (Società Italiana di Dermatologia Pediatrica), per la gestione e il trattamento degli emangiomi infantili, tumori vascolari che ogni anno colpiscono 22.600 bambini in Italia. Se ne è parlato nel corso dell’incontro “Approccio multidisciplinare interattivo dei tumori vascolari” tenutosi di recente a Roma, presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, il primo di un ciclo di appuntamenti itineranti dedicati agli specialisti sulla gestione della patologia, realizzati con il contributo non condizionato di Pierre Fabre. L’incontro è stato un momento di formazione basilare sia per tutti gli specialisti che si prendono cura della salute dei bambini, dai neonatologi ai pediatri, dermatologi, radiologi e cardiologi, sia per i medici che si occupano del trattamento dei tumori vascolari, un gruppo di patologie non del tutto note, sulle quali sussiste ancora poca conoscenza anche tra i genitori. Permangono, infatti, idee erronee intorno a questa patologia, come quella che esista solo una tipologia di emangiomi. Al contrario, la revisione della classificazione dei tumori vascolari del maggio 2014 ha consentito una netta distinzione tra i vari tipi di emangiomi, garantendo un percorso diagnostico-terapeutico specifico per ciascuno di essi” – ha affermato la dottoressa Maya El Hachem, presidente di SISAV. E’ pertanto necessario costruire una rete di centri multidisciplinari specializzati in cui siano presenti e lavorino in sinergia operatori esperti (medici ed infermieri) capaci di prendere in cura globalmente il paziente e far fronte a tutte le possibili conseguenze che può comportare un emangioma infantile

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Pubblicato il: 10 Giugno 2016

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