Si fa presto a dire… smart working.





di Antonella Fancello. Le organizzazioni per le quali lavoro mi consentono, grazie ad un rapporto prevalentemente basato sulla fiducia, di svolgere le mie attività ovunque io mi trovi, perché ciò che conta è la qualità degli obiettivi che devo raggiungere e non gli orari o le giornate che impiego per raggiungerli. Grazie a un buon cloud configurato sui miei dispositivi mobili e una serie di altre applicazioni comuni posso non dover necessariamente raggiungere l’ufficio per partecipare a riunioni, condividere aree di lavoro, formare e formarmi… e questa è la mia dimensione da smart worker che adoro. Ma in realtà, il cosiddetto “lavoro agile” è molto di più e a definirlo è anche la normativa italiana appena entrata in vigore

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Pubblicato il: 26 Maggio 2017

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