Da un lato, ci sono le misure – che inevitabilmente andranno a disciplinare il mercato cinematografico dei prossimi anni – ancora nel limbo di bozze che circolano e di testi da approvare (e che, per questo, possono essere modificati da emendamenti). Dall’altro c’è una sorta di saturazione che è il frutto di cinque anni “d’oro” per il cinema italiano (anche se l’esigenza di partenza, ovvero la pandemia di coronavirus, aveva fatto intravedere scenari apocalittici). Fatto sta che…
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