Scusate per l’interruzione





Da giorni mi risuonano martellanti in testa questi versi: «il loro capo Ottavio Navarra / è stato eletto adesso sta a Roma / si è comprato un vestito decente / ma dentro ha ancora più rabbia di prima». Sono versi di una canzone dei Modena City Ramblers, La banda del sogno interrotto, dedicata a “una Sicilia che non c’è” (dall’album La grande famiglia, 1996). Quelle parole insistono nella mia mente da quando ho letto il nome di Ottavio Navarra, fondatore dell’omonima casa editrice, nelle recenti cronache politiche siciliane. È lui il candidato di Rifondazione comunista e Possibile a presidente della Regione. E non intende fare un passo indietro (a meno di improbabili unità ritrovate), dopo le solite manfrine a sinistra, tra Pd+alfaniani, crocettiani, bersaniani, dalemiani, pisapiani, convergenze di qui e di là, candidature alternative come quelle di Claudio Fava per conto di Mdp. Insomma: il solito bestiario di correnti, sigle, antipatie che anima la sinistra italiana (anche quella, in forma di partito, con la ‘S’ maiuscola…), in Sicilia esplode come attività magmatica.E qui tornano le parole dei Modena City Ramblers.

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Pubblicato il: 29 Agosto 2017

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