Salvini su Battisti: «Era un mio diritto e un mio dovere essere a Ciampino»





Ha scelto il salotto pomeridiano di Barbara D’Urso per tornare a parlare dell’arresto di Cesare Battisti. Matteo Salvini, ospite di Pomeriggio Cinque, ha ripercorso le tappe delle fatidica giornata di ieri, quando il volo Falcon 900 ha riportato in Italia, dopo 37 anni di latitanza in giro per il mondo, l’iconica figura del terrorista dei Pac. Il ministro dell’Interno ha ribadito il suo diritto e dovere di presenziare al suo atterraggio sulla pista di Ciampino, spiegando anche la sua idee della detenzione per chi si macchia di determinati delitti. «Dopo 40 anni Cesare Battisti non ha avuto nemmeno il buon gusto e la dignità umana di chiedere scusa ai familiari delle sue vittime – ha detto Matteo Salvini a Barbara D’Urso -. Non mi interessava avvicinarlo, guardarlo in faccia, mi interessa da ministro garantire agli italiani che finirà i suoi anni in galera». Il ministro dell’Interno ha poi rivendicato la sua presenza a Ciampino, spiegando che il paragone con il rientro della salma di Antonio Megalizzi non può esser fatto perché «in quella occasione c’era la massima carica dello Stato ad accoglierlo»

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Pubblicato il: 15 Gennaio 2019

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