Salvini e il sequestro dei fondi: «Lega ci chiamiamo e Lega ci chiameremo»





«Lega ci chiamiamo e Lega ci chiameremo. E a meno che non me lo sequestrino, il cognome Salvini me lo tengo. Anche se questi tempi non si sa mai». Commenta così il ministro dell’Interno Matteo Salvini la decisione del Riesame di Genova di accogliere il ricorso sul sequestro dei fondi del suo partito, in relazione alla truffa ai danni dello stato per rimborsi elettorali non dovuti dal 2008 al 2010, stimata in 49 milioni di euro. In un colloquio con il Corriere della Sera il segretario della Lega espone la sua strategia, precisando di non voler chiede aiuto al presidente della Repubblica. Il sequestro dei fondi della Lega, Salvini: «Io non mi appello al Quirinale» «Quello che mi fa rabbia – ha detto Salvini – è che i venti euro che l’altra sera una signora ha voluto mettermi in mano sono sequestrati

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Pubblicato il: 7 Settembre 2018

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