
Il possibile processo a Matteo Salvini rappresenta, insieme al nodo della Tav Torino-Lione, una delle maggiori asperità da scalare per il governo M5S-Lega. E in particolare per i pentastellati, divisi tra chi è disponibile e chi no a votare l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno, accusato dai magistrati del Tribunale dei ministri di Catania di sequestro di persona aggravato, per aver trattenuto per giorni 177 migranti a bordo della nave Diciotti. Una linea governista, che potrebbe essere promossa da Luigi Di Maio e gli altri ministri del Movimento 5 Stelle, è quella del no alla richiesta della magistratura per salvare l’alleato leghista.
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