I genitori di Patrick George Zaky, il ricercatore dell’Università di Bologna arrestato ad Al Cairo, raccontano al Corriere della Sera di aver visto il figlio solo una volta. «Solo dieci minuti in parlatorio, assieme agli altri detenuti» e alla presenza di un agente di polizia. I coniugi raccontano di avergli portato da mangiare e delle sigarette: «Lui non fuma, ma in carcere, sono una moneta di scambio».
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