Nonostante i risultati dell’autopsia, Salvini continua a stare dalla parte del tabaccaio





Il risultato dell’autopsia sul cittadino moldavo morto per un colpo di pistola sparato da un tabaccaio di Pavone Canavese (alle porte di Ivrea) hanno mostrato che l’incidenza del proiettile avesse avuto incidenza verticale. In sintesi, dunque, il colpo è partito dall’alto (come anche raccontato da un testimone, che ha parlato di pallottole partite dal balcone e non dal piano terra) e non dallo stesso livello. Il commerciante piemontese, invece, aveva raccontato di aver sparato dopo una colluttazione avvenuta nella strada davanti alla sua attività. Un esito che porterebbe alla conferma dell’accusa per eccesso di legittima difesa nei suoi confronti, dopo il suo intervento per sventare un tentativo di rapina. Nonostante tutto ciò – e nonostante la legge scritta e licenziata proprio dal suo ministero – Matteo Salvini continua a difendere a spada tratta il tabaccaio. «Ribadisco che sono e sarò sempre a fianco dell’aggredito e mai dell’aggressore, in torto c’è l’aggressore e non l’aggredito, lascio fare ai giudici il loro lavoro»

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Pubblicato il: 11 Giugno 2019

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