Mafia, sequestrati beni per oltre 30 milioni a Rosario D’Agosta





Ifinanzieri del Comando Provinciale di Catania questa mattina hanno eseguito un sequestro preventivo emesso dal tribunale di Ragusa per oltre 30 milioni di euro nei confronti di Rosario D’Agosta, classe ’53 di Vittoria (RG), ritenuto contiguo a “Cosa Nostra” catanese dopo un’iniziale affiliazione alla “Stidda”. Secondo gli inquirenti, il patrimonio accumulato dal D’Agosta negli ultimi 20 anni, deriva dalla monopolizzazione, del settore della commercializzazione e installazione degli apparecchi da gioco “truccati” nel territorio vittoriese, affare che avrebbe consentito di riciclare danaro “sporco”. La contiguità di Rosario D’Agosta a “Cosa Nostra” emerge a seguito della sua condanna in primo grado, nel 2015, a 5 anni di reclusione per il tentato omicidio nel 2009 di Giuseppe Doilo (appartenente alla Stidda). La vicenda segnava un momento di tensione tra fazioni opposte tra rappresentanti di “Stidda” e “Cosa Nostra”, culminato nell’azione di Rosario D’Agosta che non esitava a sparare diversi colpi di pistola verso la vittima per poi essere provvidenzialmente bloccato da altri presenti prima che riuscisse a colpire mortalmente Doilo.

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Pubblicato il: 13 Luglio 2017

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