Luigi ‘Re Sole’ Di Maio pronuncia la frase: «Adesso lo Stato siamo noi»





«Adesso lo Stato siamo noi» è stata una frase utilizzata da Luigi Di Maio il 2 giugno, nella manifestazione organizzata dal Movimento 5 Stelle alla Bocca della Verità a Roma. È stata pronunciata per calmare la folla che stava fischiando quello «Stato» che, nella narrazione pentastellata, «ha fatto fallire» l’imprenditore Sergio Bramini, che avrebbe chiuso la sua attività a causa dei mancati versamenti della Pubblica Amministrazione. «Adesso lo stato siamo noi» – interviene Di Maio e i fischi si trasformano in applausi. LEGGI ANCHE > La vera storia di Sergio Bramini, l’imprenditore a cui lo Stato deve 4 milioni di euro Lo Stato siamo noi, i rischi della frase pronunciata da Luigi Di Maio Lasciando perdere per un attimo il dubbio riferimento storico a Luigi XIV, il Re Sole (la frase è stata attribuita a lui, ma non è detto che da lui sia stata pronunciata), «Lo Stato siamo noi» è anche un concetto legato a Piero Calamandrei, diventato poi il titolo di una sua raccolta di saggi pubblicata postuma. L’elemento inquietante (e assolutista) della frase di Di Maio sta nell’utilizzo dell’avverbio «adesso» e nella contrapposizione tra il prima e il dopo. «Lo Stato siamo noi» dovrebbe essere un concetto che appartiene a tutto il popolo italiano e non soltanto a una sua parte

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Pubblicato il: 3 Giugno 2018

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