Lo studio che spiega perché nella Pianura Padana il tasso di mortalità per coronavirus sale al 15%





Lo studio della correlazione che può esserci tra un maggiore tasso di inquinamento e l’incidenza del coronavirus rivela che, sul lungo periodo, anche un piccolo aumento nei livelli medi di polveri sottili può far crescere la letalità del coronavirus al 15%. Lo studio dell’ Università di Harvard è stato condotto dall’italiana Francesca Dominici e spiega perché la mortalità del coronavirus aumenta dove c’è maggiore concentrazione di polveri sottili nell’atmosfera. LEGGI ANCHE > > >   Lo studio che mette in correlazione l’inquinamento al Nord e la diffusione del Coronavirus Un leggero aumento delle polveri sottili incide massicciamente sulla mortalità Come spiegato dalla ricercatrice al Corriere della Sera, una delle massime autorità nel campo, «sul lungo periodo basta una differenza di un microgrammo nella media di pm 2,5, il particolato ultrasottile, per aumentare il tasso di mortalità del nuovo coronavirus del 15%».

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Pubblicato il: 9 Aprile 2020

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