Allarmismo, media accusati di divulgare notizie preoccupanti, governatori che vanno in diretta Facebook muniti di mascherina. Il tutto sembra alimentare la paura dei cittadini italiani – che un po’ del loro ci mettono, condividendo bufale sui social network, anzi molto spesso andandosele a cercare – sul coronavirus che ha provocato oltre 47o contagi in Italia (l’ultimo anche in Abruzzo) e che ha fatto 12 vittime nel nostro Paese. Il quotidiano Libero , da questo punto di vista, non aveva dato una grossa mano se, nella giornata del 23 febbraio, aveva diffuso la sua edizione del giorno con il titolone: «Prove tecniche di strage» .
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