L’ANNOSA QUESTIONE DEL DIRITTO D’AUTORE. Siamo davvero al giorno zero?





Fedez Roma – Si aprono nuovi scenari sul “fronte” della gestione del diritto d’autore, forse. Il discorso è da sempre spinoso per artisti di ogni genere, addetti ai lavori e avvocati di settore, affrontare la questione poi, nel belpaese, fino a qualche tempo fa era fuori discussione: il monopolio della Società Italiana Autori ed Editori agiva e agisce incontrastato. Oggi però più di qualcuno alza la voce e il colosso SIAE potrebbe iniziare a mettersi in discussione. Il buon esempio arriva dalla vicina Gran Bretagna, da sempre più aperta al mercato, ma non solo: la Comunità Europea si fa sentire già da un po’ e sono oggi scaduti i termini fissati dalla Direttiva Barnier (2014/26/UE) per l’attuazione in Italia delle norme in materia di gestione collettiva dei diritti d’autore e connessi. Ed ecco che allora si apre il dibattito, temi legati al copyright ed al rilascio delle licenze per le opere musicali online diventano argomento di discussione e centro d’interesse per artisti, case discografiche e produttori. L’atto comunitario invita gli Stati membri dell’Unione a lavorare nel contesto di un mercato unico digitale europeo, migliorando l’efficienza, la trasparenza e il buon funzionamento nella gestione dei diritti d’autore e incentivando la concessione di licenze musicali multiterritoriali.

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Pubblicato il: 3 Giugno 2016

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