La solita ipocrita politica fiscale.





di Pompeo Maritati. L’evasione fiscale erodendo la capacità di crescita, corrode giorno dopo giorno la credibilità dell’autorità dello stato che platealmente consente, e a volte incentiva l’evasione. Questa ambiguità che negli ultimi decenni si è ancor di più accentuata, attraverso il ricorso di numerosi condoni, ha fatto percepire ai contribuenti che esistono due tipi di italiani nei confronti del fisco: gli sfortunati, che possedendo come unica fonte di reddito lo stipendio fiso o la pensione non hanno nessuna scappatoia per evadere un solo euro (per fortuna per il sistema Italia, visto che con il loro gettito, rappresentato dall’85% dell’IRPEF complessiva mantengono l’Italia) e tutti gli altri che attraverso una miriade di stratagemmi, oltre a detrarsi anche le cene a carattere familiare, ponendo in essere evasioni di vario tipo, coltivano la speranza che prima o poi arriva il solito immancabile condono a sanare la loro inadempienza. Non si sta dicendo nulla di nuovo, è da decenni che lo stato italiano e i suoi relativi governi ci hanno abituati su questo andazzo di alto profilo etico.

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Pubblicato il: 18 Novembre 2017

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