La responsabilità dei vostri dati tra ingenuità e malafede





Se le “Fake News” era la parola dell’anno 2017 (nonostante siano due parole) quella del 2018 dovrebbe essere “GDPR”. Così come è accaduto per la prima, in molti sono del tutto impreparati e sommersi dalle novità del nuovo regolamento sulla protezione dei dati personali. LEGGI ANCHE > Le vie di fuga dei profilatori: lo scraping Coloro che si stanno impegnando per far fronte alla venuta del 25 maggio portano un grande peso sulle spalle. Nel migliore dei casi potremmo considerarli i supereroi dei nostri tempi, nel peggiore i principali capri espiatori o i veri colpevoli per non averci garantito la dovuta protezione. Sono molte le insidie e i trabocchetti che possono rendere vano il loro lavoro, ma questo dipende dal loro livello di paranoia oltre che della loro onestà professionale. Non esistono soltanto “attacchi hacker” capaci di depredare un database e le informazioni delicate contenute in un determinato sito

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Pubblicato il: 14 Maggio 2018

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