
Anche le regole interne ai partiti hanno un peso nelle dinamiche della maggioranza di governo. È il caso del doppio mandato imposto dallo statuto ai parlamentari del Movimento 5 Stelle e che si è trasformato in questi mesi in una zavorra per il capo politico Luigi Di Maio e per gli altri ministri che già sedevano alla Camera e al Senato nella passata legislatura. Ad evidenziarlo è oggi il Corriere della Sera (retroscena di Francesco Verderami) raccontando delle difficoltà dei pentastellati a lottare ad armi pari con Matteo Salvini e la Lega. Il doppio mandato frena Di Maio e M5S, non possono minacciare la crisi Il vincolo dei due mandati impedisce un controllo dei vertici del M5S sui gruppi parlamentari e pone un freno a Di Maio perché, allo stato attuale, la fine dell’esperienza del governo gialloverde coinciderebbe con la conclusione dell’esperienza da parlamentare del capo politico
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