Ricorderete tutti la firma dello stato di crisi, da parte del governo italiano, lo scorso 31 gennaio. Era un momento molto delicato, perché in Italia c’erano stati i primi casi importati di coronavirus e nel mondo era evidente che l’epidemia si stesse diffondendo a partire della Cina. Quello stato di crisi – che in un secondo momento fu oggetto di strani complotti e delle solite fake news diffuse attraverso i social network – scadrà il prossimo 31 luglio perché, per prassi, è una condizione che il governo prevede di risolvere entro sei mesi dalla sua firma.
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