La persecuzione degli uiguri in Cina e il Covid-19





Se c’è una cosa che la Cina ha davvero imparato rispetto alla precedente epidemia di Sars, è sicuramente come gestire una crisi d’immagine. Il durissimo livello di censura, alzato ulteriormente dopo la diffusione del Covid-19 , ha prodotto come risultato che ad oggi l’unica fonte d’informazioni dal paese del sol levante sia la rivista filogovernativa Global Times , che gli analisti hanno imparato a interpretare, quando ciò è possibile. LEGGI ANCHE > Tra spiritualità e solidarietà: la quarantena dei musulmani in Italia Uiguri e Covid-19, il punto della situazione in Cina Così, in nome della presunta apertura forzata dell’epicentro mondiale dell’epidemia, Wuhan, e altrettanto degli aiuti più o meno pelosi inviati in giro per il mondo, insieme a una massiccia dose di “ve l’avevamo detto”, siamo stati disposti a dimenticarci che se il governo avesse ascoltato i suoi scienziati il virus sarebbe stato bloccato già ai primi di novembre.

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Pubblicato il: 10 Aprile 2020

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