La Consulta delle Culture di Palermo plaude all’intervento dell’Europa contro una politica che favorisce la criminalità





La Consulta delle Culture del Comune di Palermo si compiace per lo sbarco dei migranti a bordo delle navi Sea Watch e Sea Eye avvenuto nei giorni scorsi grazie all’intervento dell’Europa che, per una volta ancora, ha deciso di trarre in salvo la democrazia europea, basata sulla difesa e tutela dei diritti umani. Chiede, quindi, all’Unione Africana e all’Unione Europea di affrontare la questione delle migrazioni in modo più responsabile, attivando delle politiche internazionali in grado di garantire che la mobilità umana internazionale avvenga in condizioni responsabili e sicure, al fine di evitare la criminalità organizzata. L’organo della Consulta coglie, inoltre, l’occasione per ringraziare i servizi segreti italiani e, in particolare l’Unità Antiterrorismo Carabinieri del ROS di Palermo, per avere smantellato la rete criminale accusata di istigazione a delinquere in materia di terrorismo, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, così come di ingresso illegale di migranti sul territorio nazionale e di esercizio abusivo di attività di intermediazione finanziaria. Un’occasione per riconfermare la professionalità con la quale il sistema di accoglienza di Palermo riesce a monitorare il fenomeno delle migrazioni, garantendo la sicurezza pubblica e dei cittadini. «Tutto ciò ci porta ad affermare che PALERMO è oggi la città più sicura tra le grandi città d’Italia. Ringraziamo il primo cittadino – afferma Ibrahima Ouattara Kobena, presidente della Consulta – perché, dopo Capitale della Cultura, Palermo oggi si dimostra Capitale della Sicurezza e dei Diritti Umani, cancellando l’immagine che l’ha sempre associata alla criminalità mafiosa.

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Pubblicato il: 12 Gennaio 2019

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