
Jose Guaidó non piace alla CGIL. Il XVIII congresso della Confederazione Generale Italiana del Lavoro ha approvato una mozione di condanna contro l’autoproclamazione a presidente pro tempore del Venezuela del leader dell’opposizione Maduro. Su twitter il sindacato riassume così la decisione: «La CGIL esprime profonda preoccupazione e si appella a tutte le parti per il rispetto dello stato di diritto e per la protezione dei diritti umani, evitando azioni violente, repressive e di non ritorno allo stato democratico». Mozione Cgil sul #Venezuela approvata dal Congresso“La CGIL esprime profonda preoccupazione e si appella a tutte le parti per il rispetto dello stato di diritto e per la protezione dei diritti umani, evitando azioni violente, repressive e di non ritorno allo stato democratico pic.twitter.com/XC0Ci4WLrm — CGIL Nazionale (@cgilnazionale) January 24, 2019 Cgil sconfessa Juan Guaidó: «Esprimiamo grande preoccupazione» Posizione netta del sindacato italiano dei lavoratori nei confronti dell’autoproclamazione di Jose Guaidó. La CGIL esprime «profonda preoccupazione» per quanto sta accadendo in Venezuel». Nel comunicato rilasciato anche sul profilo twitter ufficiale, il sindacato scrive che «condanna con estrema fermezza le ingerenze e le pressioni esterne, a partire dall’embargo imposto dagli USA su farmaci e sistema finanziario, che anziché aiutare il Venezuela ad uscire da questa crisi, ne hanno favorito la crescita, la profondità e la distanza tra le parti»
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