Il reddito di cittadinanza ‘abolirà’ la povertà? No, non andrà a 6,5 milioni di italiani





Il vicepremier Luigi Di Maio ama ripetere che il reddito di cittadinanza, la principale promessa elettorale del suo Movimento 5 Stelle, sarà capace di «abolire» la povertà in Italia. Secondo il ministro di Lavoro e Sviluppo Economico l’assegno da 780 euro al mese per chi è disoccupato e accetta di seguire un percorso di formazione con i Centri per l’impiego dovrebbe migliorare le condizioni di vita di 6,5 milioni di italiani. In realtà i numeri dicono altro. LEGGI ANCHE > Spread chiude a 267, Conte: «Quando i mercati conosceranno la manovra, scenderà» I conti sul reddito di cittadinanza: assegno da 780 euro solo a un terzo dei poveri relativi Una stima pubblicata oggi dal quotidiano La Repubblica (articolo di Valentina Conte) ricorda che il governo con la manovra finanziaria che sarà presentata ad ottobre, e nella nota di aggiornamento al Def che la anticipa, intende spendere per il reddito di cittadinanza, che sarebbe meglio definire ‘reddito minimo condizionato alla ricerca di un lavoro’, e la pensione di cittadinanza 10 miliardi di euro. Ma una simile cifra è insufficiente per destinare 9.360 euro all’anno ad un’ampia platea di disoccupati che vivono sotto la soglia di povertà. Il calcolo è estremamente semplice: con l’intera somma ai 6,5 milioni di persone indicati da Di Maio, ogni beneficiario potrebbe ricevere solo 128 euro mensili.

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Pubblicato il: 29 Settembre 2018

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