Una delle polemiche più aspre delle scorse settimane (che si è protratta per ben due week-end, ma soprattutto dopo la prima notte successiva alle misure annunciate dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte lo scorso 9 marzo 2020) riguarda le persone che si sono allontanate dalle zone più prossime a quelle dei focolai originari di coronavirus in Lombardia per rientrare nei propri luoghi di residenza al sud Italia. In modo particolare, il dito è stato puntato contro studenti e lavoratori fuori sede che hanno preso il primo treno utile per rientrare nelle regioni meridionali. In questo modo, inevitabilmente, il contagio si è esteso e anche il direttore del reparto Malattie Infettive del Policlinico di Bari Gioacchino Angarano ha riconosciuto che ci sono reparti con genitori contagiati da ragazzi arrivati dal nord Italia.
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