Il diciannovenne ucciso da un cacciatore aveva il fucile senza aver conseguito il porto d’armi





Emergono nuovi dettagli nella tragedia che ha colpito Nathan Labolani e la sua famiglia. Nella giornata di ieri, 30 settembre, il ragazzo di 19 anni è stato ucciso da un colpo di fucile nel corso di una battuta di caccia. Oggi, i carabinieri di Ventimiglia che stanno indagando sui fatti avvenuti ieri mattina hanno acquisito ulteriori elementi che indicano come il giovane fosse in possesso di un fucile al momento della tragedia. LEGGI ANCHE > Savona, giovane cacciatore uccide sul colpo un fungaiolo Nathan Labolani aveva con sé un fucile Il ragazzo lo stava utilizzando pur non avendo mai conseguito il porto d’armi. Il diciannovenne di Apricale stava quindi partecipando alla battuta di caccia nei boschi tra Apricale e Pigna, in una zona piuttosto impervia, che aveva coinvolto due squadre, una di Camporosso e una di Perinaldo, due comuni limitrofi

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Pubblicato il: 1 Ottobre 2018

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