Il campo minato per ottenere l’equo compenso dalle piattaforme





Il recente provvedimento di Agcom che ha determinato l’equo compenso che Microsoft – in quanto proprietaria del browser (fornitore di servizio) Bing – dovrà versare nelle casse del Gruppo Gedi non è figlio di un’iniziativa presa dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Ogni singolo editore che vuole richiedere (e ottenere) il pagamento basato sull’utilizzo – attraverso la condivisione – dei contenuti a carattere giornalistico deve seguire un iter che passa solo in s…

Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte:









Continua

Pubblicato il: 26 Luglio 2024

Potrebbero interessarti anche»