L’unico posto al mondo in cui non si erano ancora trovate tracce di Gianni Morandi erano i film sudcoreani. Ma da quando la sua voce è spuntata nel bel mezzo di una scena di «Parasite», fresco vincitore dell’Oscar, intenta a gorgheggiare «In ginocchio da te», il trionfo de giannimorandismo può dirsi completo. La vita di chiunque di noi abbia superato i cinquant’anni è stata punteggiata da questa creatura fuori dal tempo e dallo spazio.
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