
Non solo durante l’inchiesta. Anche a processo in corso sono continuati depistaggi e pressioni di uomini dell’Arma dei Carabinieri sul caso di Stefano Cucchi, il giovane geometra romano morto nel 2009 a 31 anni durante la custodia cautelare. Ieri il pm Giovanni Musarò ha scoperto delle carte che rivelano nuovi tentativi di sviare il lavoro degli inquirenti e dei giudici. Si tratta di intercettazioni e verbali che risalgono a meno di tre mesi fa, quindi a fine 2018, ma anche a novembre 2015 e a ottobre 2009, in quella che sembra una catena difficile da spezzare
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