Voto 8-. This is a true story, così comincia ogni puntata della seconda stagione di Fargo. I titoli di testa lo ribadiscono solennemente, ad anticiparci che nonostante le situazioni siano rocambolesche e “inverosimili” tutto attinge dalla realtà.Gli elementi di contatto con la prima stagione sono numerosi, alla base c’è un piccolo fattore scatenante che produce una serie di azioni e reazioni a catena. In questo caso c’è la morte di Rye Gerhardt, il più giovane di una famiglia mafiosa che gestisce il midwest settentrionale. Dopo una serie di omicidi in un locale, Rye viene investito da un auto: alla guida c’era Peggy Blumquist (Kirsten Dunst), moglie del macellaio Ed (Jesse Piemons). Da qui come detto succedono una serie di avvenimenti a catena che sconvolgeranno la vita di tutti i protagonisti, compresi il detective Lou Solverson (Patrick Wilson) e la mafia di Kansas City, diretta rivale dei Gerhardt.Il “tenero” Lester viene in questo caso sostituito dall’accoppiata Ed – Peggy, due cittadini normali che si ritrovano coinvolti in un circolo criminale
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