David Bowie, l’uomo caduto sulla Terra





L’8 gennaio era stato il suo 69esimo compleanno ed era uscito anche il suo 25esimo album: ★, ovvero Blackstar. E oggi che il musicista abbandona definitivamente le sue spoglie terrestri, in rotta leggera verso l’ultimo viaggio, il video e singolo Lazarus assumono un altro significato.Stella poliedrica, volto non di un’era ma di molte, Bowie è stato artista ineccepibile, icona e più volte simbolo degli ultimi cinquant’anni. Il suo primo album, omonimo, è uscito nel 1967 ed è stato seguito da una sfilza di capolavori: Space Oddity, The Man Who Sold the World, Hunky Dory, The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders From Mars e Aladdin Sane solo per citarne pochissimi.Nerboruto, ermafrodita e sottile, Bowie è stato il corpo scenico perfetto per incarnare lo spirito dei decenni che ha attraversato, anche se nell’immaginario collettivo – probabilmente – il cantante resta impresso come extraterrestre eccellente; una creatura aliena con cittadinanza onoraria sul pianeta Terra capace di catalizzare l’afflato fantascientifico a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta proclamandosene, in qualche modo, alfiere.Al cinema è stato (tra le altre cose) L’uomo caduto sulla Terra dell’omonimo film del 1976 di Nicolas Roeg, il magico Re dei Goblin Jareth nella pellicola di culto (1986) del creatore dei Muppet Jim Henson Labyrinth e dieci anni dopo Nikola Telsa in The Prestige di Christopher Nolan.Interprete instancabile dell’avanguardia, non è un caso che proprio Bowie stato recentemente onorato da una retrospettiva (poi itinerante) al Victoria & Albert Museum di Londra, David Bowie Is.Con Bowie scompare uno dei fantasmi più infestanti dell’ultimo lustro. Resiliente e onnipresente, l’artista ha pubblicato album a cadenza regolare fino al 2003, primo pit stop dopo il quale si è rimesso in moto dieci anni dopo con gli acclamati The Next Day e, qualche giorno fa, proprio ★.A lasciarci oggi è uno dei volti più importanti forse della storia dell’umanità o almeno della storia dell’arte; titoli altisonanti ma appropriati a dimostrare il ruolo di primo piano che Bowie ha ricoperto nelle vicende della cultura pop e non solo.A noi piace pensare che si sia semplicemente trasferito su Marte.

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Pubblicato il: 11 Gennaio 2016

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