Dante era narcolettico, lo spiega la scienza





Quell’impossibilità di rimanere svegli. Colpi di sonno improvvisi e imprevedibili. Episodi che ricorrono molto frequentemente nella Divina Commedia e che descrivono bene i sintomi della narcolessia, una malattia rara che colpisce 4 persone ogni 10.000. Il primo a ricercare nei versi di Dante questa patologia è stato qualche anno fa Giuseppe Plazzi, ricercatore del Dipartimento di Scienze biomediche e neurologiche dell’Università di Bologna, in un articolo sulla rivista Sleep Medicine, come riporta il sito di Repubblica.it

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Pubblicato il: 19 Febbraio 2016

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