
Un digiuno per far riflettere, al di là degli slogan elettorali di cui ci si riempie la bocca. È nata così #CiPassaLaFame, una mobilitazione che ha raccolto l’apprezzamento di numerose persone, decise a ‘saltare’ il proprio pranzo o la propria cena (o entrambi i pasti) e devolvere quanto risparmiato ad associazioni umanitarie che si occupano di migranti e delle condizioni in cui sono costretti a vivere e sopravvivere. La data scelta, non a caso, è il 28 gennaio: «Una giornata intera senza mangiare in ricordo di chi ha perso la vita nel Mediterraneo, col pensiero alle migliaia di uomini, donne e bambini ancora oggi bloccati nei lager in Libia, e in solidarietà con tutti i migranti già in Italia e in Europa, che vedono la loro ricerca di una vita migliore ostacolata da leggi ingiuste e controproducenti – si legge nel sito ufficiale di #CiPassaLaFame -. Abbiamo scelto il 28 Gennaio, in continuità con la Giornata della Memoria, per ricordarci che la morte e la miseria umana sono ancora qui, a pochi chilometri da noi, e non possiamo più accettarlo»
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