Velocità, certo, ma non solo. Per capire cos’è il 5G bisogna superare il concetto di banda larga intesa nella sua accezione più classica (e muscolare) e comprendere il vero cambio di paradgima che questa tecnologia porterà in dote. Parlare di connettività di quinta generazione significa infatti sottolineare tutte quelle qualità – come la latenza ridotta, ad esempio, o la possibilità di viaggiare su frequenze diverse (e più efficaci) – che saranno in grado di abilitare applicazioni altrimenti impensabili.Ce ne renderemo conto nel 2019 e ancor di più l’anno successivo, quando arriveranno le prime reti 5G commerciali e i primi dispositivi basati su standard 3GPP. Prima di allora potremo comunque schiarirci le idee con i cosiddetti progetti pilota, casi applicativi che avranno il compito di tracciare un primo solco per i futuri utilizzatori della nuova banda mobile.
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