
“Siamo qui per risanare la ferita inferta a quelle genti e ai loro discendenti, per chiedere ancora scusa per l’oblio che ha ‘inghiottito’ per decenni questa sciagura nazionale, alla quale i contemporanei – per superficialità o per calcolo, come ha affermato il Presidente Mattarella – non hanno dato rilievo. Siamo qui per ricordare e per riannodare il filo di una memoria spezzata , ma soprattutto per conservarla e trasmetterla alle nuove generazioni. Non si può infatti costruire una memoria condivisa e collettiva del passato senza il contributo delle diverse componenti della società”.
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