Cereali integrali contro malattie e mortalità





Un aumento del consumo di cereali integrali è associato a una riduzione del rischio di importanti patologie croniche come le malattie cardiovascolari e il cancro. Lo affermano gli autori di uno studio appena pubblicato sul British Medical Journal che includono nel “paniere” dei rischi ridotti le malattie coronariche, così come le morti per tutte le cause e poi malattie specifiche compresi ictus, cancro, diabete e malattie infettive e respiratorie.Vantaggi per tuttiAd avere di più da guadagnare sono le persone che passano da zero a due porzioni al giorno di cereali integrali, equivalenti a un panino integrale da 60 grammi. A un consumo maggiore corrispondono benefici maggiori, dal momento che si è registrata un’ulteriore riduzione dei rischi per la salute fino all’assunzione di 7,5 porzioni al giorno. La letteratura scientifica che esplora i vantaggi del consumo di cereali integrali è piuttosto ricca, ma non è facile trarne conclusioni sul consumo consigliato. Per questo Dagfinn Aune e colleghi dell’Imperial College di Londra hanno effettuato una revisione e una meta-analisi di 45 studi pubblicati in precedenza.Hanno scoperto riduzioni del rischio relativo di malattie coronariche (19%), malattie cardiovascolari (22%), mortalità per tutte le cause (17%), e mortalità dovuta a ictus (14%), cancro (15%), malattie respiratorie (22%), malattie infettive (26%) e diabete (51%) con un consumo quotidiano di 90 grammi di prodotti a base di grano integrale. Le riduzioni del rischio di malattie cardiovascolari e di mortalità per tutte le cause sono state associate con l’assunzione di pane integrale, cereali integrali per la prima colazione, crusca.Aumentare le dosiSe arrivare a 7 porzioni e mezza al giorno di cereali integrali vi sembra utopistico, gli autori ricordano che aumentare la propria dose quotidiana, qualunque essa sia, ha effetti benefici assicurati.

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Pubblicato il: 22 Giugno 2016

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