
Con il passare delle ore emergono nuovi dettagli sull’omicidio del piccolo Giuseppe, il bimbo ucciso a Cardito (Napoli) dal compagno della madre. L’uomo fermato, l’italo-tunisino Tony Essoubti Badre, ha già confessato le proprie responsabilità per la morte del bambino e il ferimento della sorella (Noemi, sei anni), ma ora arriva il racconto di quegli istanti in cui si è perpetrato l’atroce delitto che avrebbe potuto avere dimensioni ancora più gravi. «Ho colpito i bambini con calci e pugni ed anche con il manico della scopa – ha detto l’uomo al gip durante l’udienza di convalida del fermo nel carcere napoletano di Poggioreale -. Ho perso la testa, sono distrutto»
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