«Non siamo in grado di garantire la sicurezza sanitaria e la sostenibilità economica ». Queste le parole scelte dai benzinai per comunicare, tramite un comunicato dei sindacati Faib Confesercenti, Fegica Cisl, Figisc/Anisa Confcommercio, che da domani comincia lo sciopero . L’accusa è al governo e alle istituzioni: «Siamo stati lasciati soli» e «senza alcun sostegno né di natura economica, né con attrezzatura sanitaria adeguata» LEGGI ANCHE > > > Mattarella dice che oggi abbiamo bisogno della stessa unità del post dittatura Sciopero benzinai: «Siamo oltre 100mila ma nemmeno una menzione» Nel comunicato che annuncia le serrande abbassate a partire da domani si legge: «C’è una categoria di persone, oltre 100.000 in tutta Italia , che, senza alcuna menzione, ha finora assicurato il pubblico servizio essenziale di distribuzione di energia e carburanti per il trasporto di beni e persone».
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