Antonino Monteleone de Le Iene perquisito nell’ambito dell’inchiesta su David Rossi





Questa mattina è stata effettuata una perquisizione nell’abitazione dell’inviato de Le Iene Antonino Monteleone, il giornalista che, con la sua inchiesta, ha puntato l’attenzione su presunti festini che avrebbero coinvolto i magistrati che indagavano sul caso della morte di David Rossi. Partito dalle rivelazioni dell’ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini, Monteleone aveva fornito lo spunto per una nuova indagine su presunti abusi d’ufficio dei magistrati senesi. LEGGI ANCHE > Il giornalista de Le Iene ammette: «Non so come sia morto David Rossi» Antonino Monteleone perquisito nell’inchiesta sui magistrati della procura di Siena Nel corso della perquisizione sono stati acquisiti alcuni file presenti all’interno del computer utilizzato da Antonino Monteleone per lavorare. «Non ho mai voluto rivelare l’identità della fonte che ci ha raccontato dei festini – ha detto in un video pubblicato sul sito de Le Iene – e se da una parte sono contento che la procura di Genova continui a indagare, dall’altra però sono preoccupato, perché così facendo si mina la serenità dei giornalisti a mantenere la segretezza delle proprie fonti». +++ MPS/DAVID ROSSI +++ Questa mattina, su ordine della Procura della Repubblica di Genova, la Polizia Postale si è presentata a casa mia per dare esecuzione a un decreto di perquisizione personale e locale. Più info tra poco su @redazioneiene #LeIene#DavidRossi pic.twitter.com/eyNObzWEB5 — Antonino Monteleone (@a_monteleone) 1 ottobre 2018 La perquisizione, infatti, puntava proprio a raccogliere ulteriori elementi per stabilire chi sia Stefano, il giovane escort la cui identità è stata protetta da Antonino Monteleone e che ha rivelato l’identità di alcune persone che avrebbero partecipato a questi festini nelle ville tra l’Aretino e il mare

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Pubblicato il: 1 Ottobre 2018

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