
Piove sul bagnato potremmo scrivere, tanto per restare in tema e non solo dal punto di vista meteorologico. Non bastava la crisi, il vuoto, il silenzio, l’assenza di tutto, di voli, di passeggeri, di arrivi e di partenze che hanno fatto dello scalo di Birgi un aeroporto fantasma, un luogo spettrale quasi, uno spazio silente, troppo silente, a tratti inquietante. La notizia delle indagini avviate dalla Procura di Trapani e coordinate dal procuratore Alfredo Morvillo Alfredo Morvillo oe affidate al sostituto Rossana Penna è piombata come un fulmine a ciel sereno su chi, forse ingenuamente, sperava ancora nel riscatto, nel colpo di reni di un aeroporto tanto importante per il rilancio del territorio gravato da una crisi atavica e che aveva visto negli anni passati, grazie proprio all’aeroporto, accendersi una luce, una speranza. Gli avvisi di garanzia a 15 nomi eccellenti e che hanno di certo segnato un’epoca nella pagina della storia dello scalo trapanese, hanno gettato un’ombra su quella luce
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