Ebbene si, anche i calciatori sono umani e come tali hanno delle emozioni che, in certi casi, non riescono a controllare al meglio. Alcuni di loro, durante le partite, non riescono proprio a fare a meno di arrabbiarsi con i propri compagni, insultare gli avversari, gli arbitri e spesso andare in contrasto anche con la propria tifoseria. E magari, in certi casi, ci scappa anche la cattiva notizia riguardante “l’uomo fuori dal campo”, per così dire, e non il calciatore: litigi, risse (nei bar o per strada) e bravate varie che contribuiscono a non rendere il calciatore simpatico e piacevole agli occhi degli appassionati di calcio (…e degli arbitri…e degli avversari). La cosa “divertente” è che tutto questo a loro non importa e continuano ad andare dritti per la loro strada, incuranti di cosa le persone pensino di loro. Chissà, probabilmente riescono a tramutare l’odio degli altri in forza ed energia da sfruttare in campo
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